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Kaitos.
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!Bestia.
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≈ Fermate James!
Salvo ~ 1°Post
Fizz? Chi è quel dannato pesce? Questa domanda continua a tormentarmi da giorni e poi perchè Rei si è cosi interessato al mio caso? Sembra che in questo villaggio quasi tutti sanno qualcosa di me ma non vogliono rivelarmela. Non c'è molto da poter fare, devo andare avanti e dimenticare il passato, non che io lo ricordi ma continuare questa ricerca commettendo degli errori madornali in combattimento, mettendo a rischio la vita dei miei compagni è sicuramente sbagliato. Non posso avere la testa tra le nuvole quando sono in missione e continuare a pensare sempre alla stessa cosa non è d'aiuto.
Sono tra le vie di Konoha e m'imbatto nel guardare alcuni piccoli manifesti, quasi simili a dei volantini ma con un bel viso stampato al centro. SALVO questo è il nome che vi leggo sotto la foto. Sotto vi è anche una descrizione: E' il piú grande rivale di Gasco e la sua ultima spedizione é stata interamente derubata da James.
Una mano si posa sulla mia spalla. La sua delicatezza mi fa intendere che non è nulla di offensivo e quindi mi giro lentamente e senza prendere alcuna arma. Appena vedo il suo viso mi spavento leggermente. Il suo sguardo è pieno di serietà e la stretta della sua mano si fa più vigorosa, quasi come se non vuole lasciarmi fuggire.
Vedo che sei un ninja di Konoha, sei il ragazzo che fa al mio caso. Ascoltami bene, sono la segretaria di un mercante, colui che ha fatto mettere in giro questi volantini di ricerca. Quello che vedi sicuramente non è l'uomo da prendere ma devi ubbidire ciecamente a me e al mio padrone se vuoi avere una qualche sorta di ricompensa e essere onorato dal tuo Kage con una missione portata a termine con successo in totale solitudine. So bene che voi ninja agite sempre in team ma in questo caso noi abbiamo la ricompensa per un solo membro, oltre monetaria anche in armi bianche. Possediamo una particolare arma che siamo riusciti a barattare con un altro mercante e che proviene da molto lontano, quindi capirai bene il suo immenso valore e la sua rarità da queste parti. Ora seguimi e ti condurrò da colui che ti spiegherà tutto nei minimi dettagli ... Cheshire.
Cheshire? Anche questa conosce il mio nome? NO! NO!.
Chiudo e riapro gli occhi mentre scuoto la testa.
Ti senti bene ?
La segretaria mi guarda con aria stranita, sicuramente i miei movimenti non sono del tutto sani e farebbero pensare a chiunque che abbia qualche problema ma non è cosi.
No, so sto bene. Scusami. Si dai, ti seguirò ma invia una lettera al Kage e avvisalo.
Ella alza una mano con una lettera e un piccolo falco si fionda su quel pezzo di carta per poi volare verso la finestra del palazzo dal Kage.
Wow! Come può essere può già preparato?
Chakra: 25/25
Stato Fisico: Illeso
Note: La segretaria da tempo mi teneva d'occhio ed è per questo che appena ho trovato il volantino mi ha fermato.
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B l a c k n e s s `.
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» Fermate James!
- Ah! Pirati! Barbari distruttori, ma finché non prendono d'occhio quest'isola... Ehi tu! Te li vuoi guadagnare alcuni spicci e farti un bel viaggio senza ritorno? Prendi qua! -
Il rozzo negoziante lanciò esaltato la copia di un quotidiano arrotolato alcuni istanti prima verso la figura solitaria di Kisuke Urahara. L'uomo fiondò via il mozzicone di una sigaretta dallo strano odore e rientrò nel suo locale richiudendo la porta. Il giovane Urahara si trovava in un piccolo villaggio di una delle numerose isole del Mare dell'Ovest, erano passati alcuni mesi da quando era stato esiliato dalla sua terra natia e il continuo vagabondaggio lo aveva spinto oltremare. Sedeva su una panchina sotto un albero, proprio difronte all'entrata di un negozio. Il giovane, ancora immerso nei suoi pensieri, cominciò a riflettere su quanto aveva udito, mentre con accortezza spiegava il giornale. Cominciò a leggere sul segno che aveva lasciato il commerciante in una delle prima pagine: Scorrerie, razzie e violenze erano state messe in atto da una nota organizzazione pirata che infestava con una flotta molto numerosa il West Blue. Nel trafiletto sul giornale vi era una quantità di informazioni straordinaria che stuzzicava in modo particolare la curiosità del Mukenin, la quale curiosità raggiunse l'apice quando lesse riguardo una possibile ricompensa; già, pareva che il responsabile delle malefatte fosse un tale chiamato James, avente una taglia sulla sua testa assegnatagli da un noto mercante locale a seguito di numerose razzie avvenute nel corso degli ultimi mesi. Recentemente il pirata era stato avvistato alcune volte, e la più recente di questa era avvenuta proprio il giorno prima. Ancora una volta vi era la notizia dell'assalto ad un centro di mercato di una delle isole del West Blue. Strappò la pagina interessata dal giornale e intascandola si diresse verso il porticciolo dell'isola.
Non si trattava di un viaggio poi così lungo, soprattutto rapportato alle distanze che negli ultimi mesi aveva macinato nel corso delle sue avventure e l'idea di una grande flotta da fronteggiare non lo scoraggiava affatto, sperava solo in un pizzico di fortuna che lo potesse assistere nel corso della raccolta d'informazioni. Era abituato a questo genere di compiti e in una mezza giornata di viaggio approdò nell'isola in questione.
Christiania era il nome dell'isola e del relativo centro urbano che sorgeva su di essa. Nel corso del suo viaggio aveva avuto modo di informarsi su questa locazione discutendo con il navigatore che lo scortò a destinazione; era una splendida isola che godeva di un eccezionale benessere pubblico ma che, a causa della recente scorreria, era stato messo in dubbio provocando paura e incertezze agli abitanti locali. Il navigatore non sapeva nel dettaglio la situazione corrente, pertanto si congedò non appena giunse al porto di Christiania.
Urahara, non appena ebbe saldato la tassa per il trasporto, si incamminò diretto verso il centro mercantile con la speranza di poter raccogliere utili informazioni per la sua nuova occupazione. Giunse dopo alcuni minuti di cammino nel vialone principale dove di fatto si svolgeva regolarmente il mercato. Disastro; la maggior parte dei negozi erano con serrande mezze chiuse, alcuni totalmente serrati, le persone che passavano di lì sembravano essersi abituate a ciò che era successo e procedevano verso le loro destinazioni con indifferenza. Continuò a percorrere la via quando la sua attenzione venne del tutto catturata da uno stabile visibilmente danneggiato: una delle quattro colonne portanti era totalmente sgretolata e con essa parte del soffitto era crollato. Dopo una breve sosta e alcune riflessioni, Urahara, capì che la cosa migliore che potesse fare per smuovere la sua situazione di dubbi e incertezze, era quella di colloquiare con la figura che si intravedeva all'interno del locale semidistrutto.
Varcò la soglia - ormai inesistente - di quella che presumibilimente era la porta d'entrata e, senza troppe riflessioni su quale potesse essere il modo migliore per interagire con un negoziante a cui era appena stato raso al suolo la proprietà, buttò lì.-E qui cos'è mai accaduto? -
Stato: Normale
Chakra: 15/15
Bonus: Medio Velocità
Arma: Benihime
Note: Il locale semidistrutto in questione è la farmacia. -
~ Nero.
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♒Another kind of Justice♒
Secondo la marina, far rispettare la giustizia significa portare il mondo sotto il rigido controllo delle regole a cui è stato imposto; secondo Gintora, far rispettare la giustizia significa creare un mondo migliore che rispetti le regole che gli vengono offerte. Punire un furto, spinto dall'estrema fame di un individuo in povertà, è per il governo mondiale un obbligo, mentre per Gintora è una messa in scena tendente all'esagerazione.
Forse per questo ed altri motivi il suo modo di agire è sempre stato a un passo dall'insubordinazione, muovendosi sempre secondo i suoi modi di pensare e non quelli dei suoi superiori, il talento e la ferocia di una tigre selvaggia risiedono latenti in una mente pacifista: il più armonioso controsenso che la natura potesse dar forma in un essere umano.
Quel giorno, seduto sullo scomodissimo materasso del dormitorio, la sua attenzione venne catturata da un breve annuncio situato nella quindicesima pagina del Blue Times che stava leggendo con estrema noia.
''' Offro una lauta ricompensa a chiunque mi porterà la testa del famigerato pirata James, prima che causi ancora più caos qui nel West Blue. Donerò inoltre un prezioso pezzo del mio arsenale di armi se quel farabutto verrò fatto soffrire come merita. '''
La firma dell'annuncio apparteneva a un rinomato mercante di nome Gasco, l'autenticità di questa doveva quindi essere priva di dubbi, in quanto da diverso tempo giravano voci di scorribande per mano dei pirati ad alcuni mercati molto ricchi del West Blue. La cosa che sorprese di più Gintora era il fatto che nessun superiore aveva mai emanato l'ordine di catturare il criminale o persino la notizia stessa non era mai stata resa pubblica tra i vari quartier generali della marina.
Si alzò dunque dal suo giaciglio, determinato a non lasciare impunito un farabutto del genere, la sua indole irruenta e incline al non curarsi delle possibili conseguenze non gli fece nemmeno pensare di dover chiedere il permesso ai suoi comandanti. Nessuno avrebbe saputo della sua missione. Sarebbe partito alle prime luci dell'alba, il giorno seguente, senza farsi scoprire, avrebbe utilizzato qualsiasi mezzo a sua disposizione per raggiungere il luogo designato dalla piccola mappa a disposizione dei membri della marina e iniziare subito a raccogliere informazioni per trovare il suo nuovo obiettivo.[ . . . ]
Il viaggio non durò a lungo, grazie a poche ma concise indicazioni dategli da alcune persone incontrate durante il cammino, potè raggiungere il tanto rinomato mercato del mare occidentale.
Ovviamente, senza perdere tempo, si diresse nel cuore del distretto, cercando con accuratezza almeno uno dei luoghi che avrebbero subito fatto notare il passaggio di James e della sua banda di spazzatura ambulante; fu impossibile non accorgersi di un bagno pubblico con l'entrata semidistrutta e alcuni varchi nelle mura di pietra che erano stati "riparati" in modo piuttosto maldestra e improvvisata. Gintora si fermò a scrutare l'intera facciata dell'edificio per diversi secondi e poi finalmente si decise ad entrare varcando la soglia apparentemente intatta: all'interno la struttura sembrava fatiscente, tenuta insieme grazie a travi di legno piazzate ad ogni angolo, il danno sembrava non essere recente ma allo stesso tempo nemmeno molto "vecchio", dunque si convinse che fare qualche domanda lì dentro avrebbe potuto fruttare qualche informazione importante.
Si accorse di una vecchia signora dietro il bancone all'entrata, probabilmente la proprietaria del locale, si avvicinò con calma per evitare di spaventarla con la sua apparenza violenta e con tono pacato prese a parlarle.- Buongiorno signora, saprebbe dirmi cosa è successo in questo posto? -
Non scoprì subito le sue intenzioni, avrebbe dovuto prima capire cosa era successo di preciso, senza allarmare nessuno, senza svelare la sua identità.. -
Kaitos.
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!Bestia.
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≈ Fermate James!
Presentazione ~ 2°Post
Tempo, davvero troppo tempo per giungere alla reggia di questo mercante. La segretaria non mi aveva avvisato di tutto questo viaggio e io come uno stolto l'ho seguita senza porre domande. Stanco e stufo della mia stessa sbadataggine decido di continuare questa avventura e mi ritrovo da qualche parte in giro nel mondo, all'interno di un palazzo di lusso dove vengo sfamato a dovere. Il mio stomaco è sazio ma io ancora non so per quale assurdo motivo ho dovuto compiere questo immenso viaggia. La mia abitudine è quella di ricevere missive, portarle a termine e andare a prendere la mia ricompensa. Qui sembra svolgersi tutto al contrario.
La segretaria mi invita nuovamente a seguirla, che fare? Inutile fare domande, ormai è tardi e decido di seguirla ancora una volta. Mi porta in un gigantesco atrio ove regna sovrana la flora; rose bianca. Questi fiori sono ovunque, sembrano quasi costruire lo stesso atrio.
La segretaria da tempo mi teneva d'occhio ed è per questo che appena ho trovato il volantino mi ha fermato. La mia attenzione viene rapita da qualcosa che prima d'ora non avevo mai visto; delle lumache all'interno delle quali alcune persone ci parlavano e sembrano ricevere risposte. Cosa? Lentamente mi avvicino a uno di loro per rendermi conto dell'effettive azioni che stavano compiendo ma ancora più sbalordito di prima resto immobile. Suoni? Voci? Come può una lumaca fare questo? Non ci sto capendo assolutamente nulla ma il caso vuole che io sia accolto da questo mercante.
Benvenuto Stregatto. Siediti pure. Spero non ti spiaccia se sono direttamente passato al tu. Mi chiamo Salvo e sono un mercante. Normalmente avrei offerto una ricompensa migliore, ma ho dei problemi economici. C'è un pirata di nome James che mi sta rovinando gli affari, ma non sono l'unico ad essere danneggiato da questo individuo. C'è anche il mio più diretto rivale chiamato Gasco, che è vittima abituale di questo brigante.
Salvo, Gasco e James ...
Le porte da cui sono entrato ancora una volta si spalancano, questa volta per volere di un esterno e non di chi è all'interno della stanza in cui mi trovo.
Padre! Non è necessario chiamare un ninja per fare il lavoro di un futuro marine. La prossima settimana la nave del reclutamento sarà qui ed io catturerò James!
Padre? Dunque questo deve essere suo figlio; un futuro marine.
Non mi ricordo di averti educato così! Origliare le conversazioni della gente è inaccettabile! Sappi che anche se dovessi passare la selezione, avrai bisogno di tempo per poter accumulare l'autonomia necessaria per poter dare la caccia alla Cozza!
Cozza? Sinceramente non è molto importante, piuttosto la sorveglianza e il livello di sicurezza di questo posto lascia molto a desiderare.
Me ne vado! Ma sappi che hai ricevuto quello che ti sei meritato!
Le porte si chiusero nuovamente e io mi avvicinai al mercante per sussurrargli.
Dato che questo posto non è ne sicuro, ne tanto meno insonorizzato, preferisco parlare da una distanza quasi nulla per non permettere a chi vi è fuori o all'interno di questa stanza di ascoltare. James e Gasco e Cozza chi sono? Cos'altro devo sapere di questa missione e sopratutto quale sarà la mia ricompensa? Sii chiaro, non amo i dialoghi lunghi con gente che non conosco.
Chakra: 25/25
Stato Fisico: Illeso
Note: //
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~ Nero.
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♒Another Kind Of Justice (II)♒
La situazione sembrava pià grave del previsto: nell'istante in cui Gintora si presentò dinanzi alla signora, quest'ultima iniziò a indietreggiare come se avesse visto in lui chissà quale minaccia, il probabile trauma precedentemente inferto da James o dai suoi uomini probabilmente l'aveva spaventata fin troppo. Così, si allontanò fino a raggiungere la porta a pochi metri di distanza dal bancone, uscì di corsa senza nemmeno curarsi di richiuderla e non si voltò nemmeno una volta.
Gintora, incredulo ma non troppo, rimase fermo nella sua posizione e sospirò appena-Questo complica decisamente le cose. Dovrò vedermela da solo a quanto pare... -
Passarono pochi istanti dal proferir quella frase al momento in cui un uomo sulla quarantina si avvicinò al marine e, attirando la sua attenzione con un sonoro colpo di tosse, prese a parlargli.<< Sei della polizia percaso? O semplicemente un turista in cerca di guai? >>
Gintora si voltò lentamente, guardando il suo interlocutore negli occhi neri come la pece, si girò completamente appoggiandosi al bancone stesso e incrociando le braccia gli rispose.
- Forse hai ragione, sono decisamente in cerca di guai. Mi sai dire a chi posso rivolgermi per trovarli? -
<< Certo, stai cercando gli uomini di James la Cozza se ti interessa saperlo. Sono solo dei volgari e brutali pirati di ultimo ordine che non sanno fare altro che compiere barbarie come il loro dannato capitano >>
- E cosa ci troverebbero di così divertente in un bagno pubblico? Mi sembra alquanto strano come posto da colpire per farsi notare -
<< Sinceramente non ne ho idea. So solo che sembravano più agitati del solito, alquanto irrequieti e intenti a cercare qualcosa di specifico... >>
Non passarono molti secondi di pausa prima che un altro signore, piuttosto anziano, decise di avvicinarsi al marine; senza proferir parola alcuna, lo afferrò con la mano e lo tirò verso l'esterno del locale per raggiungere l'altro lato della strada. Normalmente Gintora avrebbe reagito, decisamente infastidito dal tocco di qualcuno, ma stavolta lasciò correre trattandosi di un anziano piuttosto indebolito. Quest'ultimo lo portò all'inizio di un vicolo, solo allora finalmente iniziò a parlare.Cercavano Rob. Non so chi sia, ma sembrava davvero importante, visto che erano disperati.Ho sentito dire che Lui è un cliente occasionale di quel bagno e per questo che sono andati li.
Gintora non ebbe nemmeno la prontezza di rispondere, intento a capire di cosa si potesse trattare o chi potesse essere questo Rob, che un gruppo di soldati a cavallo fecero prepotentemente irruzione nella strada abitata e correre verso l'esterno della città.<< LEVATEVI DI MEZZO!!!!!! TORNATE NELLE VOSTRE CASE!!! GLI UOMINI DI JAMES STANNO ATTACCANDO UN VILLAGGIO IN UN VILLAGGIO A SUD DA QUI E NON E' DETTO CHE NON SARETE IL PROSSIMO BERSAGLIO!!! FATEVI DA PARTE!!! >>
Gintora ascoltò senza fiatare, poi si voltò verso il vecchio, gli fu in quel momento proposto di avere in prestito il suo fedele cavallo per unirsi ai soldati ma con un semplice cenno del capo rifiutò l'offerta e decise di raggiungere il posto in questione alla massima velocità delle sue gambe.
[ . . . ]
La strada fu abbastanza lunga, ma per fortuna senza svolte particolari o percorsi da dover trovare, si trattava di una via dritta priva di ostacoli e quindi facilmente raggiungibile. Già a un kilometro di distanza fu possibile osservare dei grossi fumi neri che si sollevavano verso il cielo, Gintora sperò con tutto se stesso di essere in tempo, avrebbe fracassato le ossa a ciascuno di quei furfanti e gli avrebbe fatto sputare a suon di pugni ogni singola informazione sull'ubicazione di James.. -
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» Fermate James!
L'entrata in scena alquanto inopportuna del giovane Urahara aveva probabilmente urtato la già tesa sensibilità dello sfortunatissimo farmacista che sbraitò con volto paonazzo.Che cosa è successo? Mi chiedi che cosa sia successo!?
L'uomo era su tutte le furie e ciò era assai comprensibile considerando la giornataccia che stava passando. E fu quando il farmacista stava per riprendere fiato per vomitare altre parole, che una ragazza rimasta in disparte fino a quel momento mise parola.Le chiedo di capire. Mio padre è stato rapinato e gli hanno portato via tutti i farmaci per combattere la malaria. Pensi, hanno perfino puntato una spada alla gola di mio padre e quando hanno ottenuto ciò che avevano bisogno hanno spaccato tutto come un tifone.
Urahara calò la testa scostando lo sguardo dagli occhi della fanciulla, e cominciò a meditare. La situazione cominciava via via a delinearsi; un'orda di pirati malaticci aveva preso d'assalto i mercati con l'intento di recuperare farmaci per la malaria, una situazione assai curiosa che però appariva ancora imprecisa. In quell'istante fece comparsa un'altra figura; un ragazzino di 10 anni al massimo esclamò allarmato.Io li ho visti signore, stanno in un villaggio verso ovest. Quei mentecatti stanno occupando l'ospedale del posto!
Urahara seppe subito cosa fare e con brevissimi convenevoli si congedò incamminandosi fuori dal paesino per recarsi al villaggio in questione.
Un robusto cancello segnava la fine delle mura della città e da questo si dipartiva un vialone che pareva infinito. La strada ampia e sterrata tagliava in due un enorme area boschiva; Vegetazione rigogliosa ricopriva i lati del viale e da lì cominciavano a crescere arbusti imponenti che, intrecciandosi, andavano a ricoprire tutto il territorio circostante. Urahara avanzava con passo molto veloce e regolare continuando a riflettere sulla sua missione: se quanto aveva detto il ragazzino era vero, il villaggio sarebbe stato il luogo dove avrebbe potuto ricavare tutte le informazioni necessarie per raggiungere il suo obiettivo.
Era il crepuscolo e delle fioche luci comparirono sullo sfondo cupo segnalando la presenza del villaggio. Attraversò il cancello d'entrata avvolto nel suo scuro mantello e dopo alcuni minuti di tragitto vide una grossa piazza centrale: un' H illuminata sull'edificio più alto indicava l'ospedale di cui aveva fatto menzione il giovane. Trovava sciocco per il momento entrare all'ospedale, un posto sicuramente molto sorvegliato data la recente occupazione, necessitava di più informazioni che potessero tracciare il quadro completo della situazione. Proseguì lungo la piazza e con fare molto "ordinario" entrò nella prima osteria.
Il locale tutto in legno era pieno di luce e vi era una quantità di gente non indifferente; alcuni erano organizzati in tavoli circolari impegnati al gioco d'azzardo, altri semplicemente discorrevano animatamente. Urahara si avvicinò al bancone e, dopo aver ordinato da bere, si scostò sul fianco di un gruppetto formato da tre uomini sulla quarantina che parlavano tra di loro.Eh li avete visti quei signori che sono appena usciti? Sono loro! -
Dopo numerose altre chiacchiere che non vennero udite dal mukenin, due dei tre uomini uscirono fuori dal locale lasciando il loro compagno lì, assorto nei pensieri. Urahara si avvicinò con discrezione.
- I pirati che hanno occupato l'ospedale?!
- Sì, loro! -Voi siete di queste parti, sapete chi sono questi occupanti, perché fanno questo?
Stato: Normale
Chakra: 15/15
Bonus: Medio Velocità
Arma: Benihime
Note: Mi scuso pure io per la frettolosità del post. -
Kaitos.
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